Il rischio c’era: due giorni a fine gennaio, esposti all’aria a ridosso dei “giorni della merla” preoccupavano per l’esito della festa in piazza a Cervia. Ma questi sono i suoi giorni, e il cardo non ha tradito.
Nonostante l’aria fredda sono stati tanti i visitatori: l’interesse per questo ortaggio qui apprezzato, ma in molti luoghi lontani dalla Romagna sconosciuto, ha premiato gli organizzatori.
In mattinata si è tenuta alle officine del sale una degustazione in comparazione del Cardo Gobbo di Cervia con il Cardo Nizza Monferrato presidio Slow food e il Cardo della Sardegna prodotto a capo Mannu. Un momento molto interessante dal punto di vista organolettico e di sapori.
Era presente l‘Osteria dei Frati che ha la chiocciola nella guida delle osterie Slow Food
Nei giorni della festa i ristoratori hanno proposto piatti utilizzando il cardo dei diversi territori.
Oltre agli eventi gastronomici, sono state molto seguite le diverse manifestazioni, in particolare gli incontri organizzati da Slow Food, presente con numerosi volontari.
Particolarmente significativo l’incontro di sabato 27 gennaio in cui la Presidentessa di Slow Food Ravenna Barbara Monti e con la Vice Presidente di Slow Food Italia Roberta Billitteri hanno presentato l’inizio di un percorso per l’inserimento del Cardo Gobbo Dolce nell’Arca del Gusto con l’obiettivo di diventare Presidio.
Cappotti abbottonati quindi nelle foto, ma visi sorridenti.
Di seguito immagini delle due giornate di festa.