I cuochi hanno storie, cucine, profili molto differenti fra loro ma condividono l’impegno per la tutela della biodiversità agroalimentare, per la salvaguardia dei saperi gastronomici e delle culture locali. Possono svolgere la propria attività nelle cucine di ristoranti di ogni genere: bistrot, locande, alberghi a domicilio, mense scolastiche, istituti alberghieri, scuole di cucina o anche in contesti informali come mercati e cucine di strade. Possono inoltre aderire all’Alleanza cuochi che propongono qualsiasi tipo di cucina: etnica, fusion, creativa.

Ricercano materie prime di qualità (locali, sostenibili e di stagione), conoscono l’origine dei prodotti e i produttori dai quali si riforniscono. Riducono l’impatto ambientale della propria attività e lo spreco. I prodotti sono locali e legati a progetti Slow Food, provengono da produzioni virtuose, rispettose dell’ambiente e del benessere animale. In particolare, i cuochi valorizzano i Presìdi nei loro menù, privilegiando quelli del proprio territorio e precisando il nome del produttore che li ha forniti, per dare rilievo e visibilità al suo lavoro.