Scuola sotto gli Alberi è un progetto dell’Associazione Città Meticcia, che coinvolge bambini di nazionalità diverse residenti a Ravenna: un centro ricreativo multietnico per chi non può permettersi i campi estivi.
Cinquanta bimbi, tra i 5 e i 13 anni, ogni anno si radunano, all’ombra degli alberi, alla Rocca Brancaleone e passano l’estate fra divertimenti e laboratori, seguiti da volontari, membri dell’Associazione Città Meticcia e “magliette gialle” di Lavori in Comune.
“Questi bambini sono nigeriani, senegalesi, bengalesi, cinesi, camerunensi, rumeni, kazaki ma di fatto si sentono italiani – spiega Matteo Cavezzali, giornalista che con loro organizza progetti di teatro – perché è in questo paese che vivono, qui hanno i loro amici, qui stanno crescendo e qui sognano il loro futuro”.
Se il motto di Slow Food è “cibo Buono, Pulito e Giusto per tutti”, dobbiamo riflettere sul “per tutti” e capire che il diritto al cibo, sano, è un diritto universale e non può essere esclusiva di pochi.
Venerdì 20 Luglio, abbiamo organizzato una merenda con i prodotti del territorio per i bambini di Scuola Sotto gli Alberi: il primo evento ufficiale come Slow Food Youth Network Emilia-Romagna, a cui ha preso parte anche Alessia Antonellini, educatrice dell’Istituto Alberghiero Tonino Guerra di Cervia.
Grazie all’aiuto di alcune aziende ravennati, abbiamo portato la merenda ai bimbi di Città Meticcia, che hanno adorato i prodotti del territorio e hanno fatto il bis, qualcuno anche il tris, delle pesche con lo zucchero, donate da Mater Naturae (Borgo Montone) per l’occasione.
Non è stato difficile trovare persone e aziende disposte a donare cibo per questi bambini, che ci hanno accolto con abbracci e sorrisi, contenti di fare merenda in compagnia.
Un tema, quello dei migranti e del diritto al cibo, che sarà affrontato con attenzione a Terra Madre Salone del Gusto, dal 20 al 24 Settembre 2018, organizzato da Slow Food, che riunirà 5000 delegati provenienti da tutto il mondo.
“Il recupero di antiche tradizioni, i rapporti di cooperazione, la condivisione delle conoscenze e la partecipazione sono elementi strategici per costruire la resilienza delle comunità migranti in Italia, in Europa e nel mondo, e per spostare la percezione della società nei confronti dei migranti in modo tale che questi non siano visti come vittime o invasori, ma piuttosto come facilitatori del cambiamento. ” Sostiene Slow Food Italia.
Vogliamo fare di più e sicuramente l’anno prossimo moltiplicheremo il nostro impegno su Ravenna come SFYN Emilia-Romagna, la Rete Giovani Slow Food dell’Emilia Romagna, nata a Montecatini all’inizio di Luglio 2018, che coinvolge i giovani delle condotte della regione.