il valore sociale dell’acqua

il valore sociale dell’acqua

Una risorsa indispensabile per la nostra vita, la biodiversità, il cibo di cui ci nutriamo e per la nostra sicurezza.

Comunicato stampa

Chiudi il rubinetto quando ti lavi i denti, mentre ti insaponi durante la doccia; non sprecare l’acqua con cui hai lavato  la verdura, ma usala per innaffiare le piante di casa; rinuncia ad un lavaggio dell’auto : questi sono alcuni dei buoni propositi che ci insegnano genitori, educatori e quanti hanno a cuore l’ambiente.

Il consumo di acqua per uso personale però vale il 9% del totale, il consumo industriale pesa per il 22%, quello agricolo e per allevamenti per il 69%.
Slow Food ritiene che dobbiamo preservare questo bene indispensabile per la nostra vita, per la biodiversità, l’integrità del suolo e per coltivare ciò di cui poi ci nutriamo.

Bisogna aumentare la consapevolezza della gente verso i propri consumi. E’ necessaria un’opera di risocializzazione del bene idrico, di recupero dei legami con l’acqua e i fiumi.

L’acqua è un diritto, un bene sociale. E’ carica di simboli ed è una essenzialità della vita. Svolge un ruolo fondamentale nell’alimentazione umana, nella salute e nei servizi igienici, così come la sua importanza nel garantire la pace ed evitare conflitti. L’acqua ha un valore enorme e complesso per le famiglie, per le imprese, per il cibo, la cultura, la salute, l’istruzione, l’economia e l’integrità del nostro ambiente.

Il Programma MAB, “Man & the Biosphere” dell’UNESCO, sostiene e valorizza i territori in cui le comunità perseguono, approcci innovativi allo sviluppo economico, adeguati da un punto di vista sociale e sostenibili da un punto di vista ambientale.

Dobbiamo quindi conoscere meglio chi e come gestisce questa risorsa finita ma insostituibile, a trent’anni dall’approvazione della legge Galli che pose le basi del servizio idrico integrato e il superamento dell’enorme frammentazione del settore, passando da più di 13mila gestioni in economia ad un centinaio con dimensioni e capacità industriali.

Di questi temi si parlerà durante una conferenza, organizzata da Slow Food Ra Aps, lunedì 7 aprile 2025 alle ore 17.30 alla Casa Matha, Piazza A. Costa, 3 Ravenna.

Interverranno:

  • Alessandro Bratti, Segretario Generale dell’Autorità Distrettuale del Fiume Po, una vasta area del distretto idrografico del Grande Fiume che si estende dalla Val D’Aosta alle Marche. Sono, infatti, otto le regioni che ne fanno parte, con 19.850.000 abitanti, 3.348 Comuni, una superficie di 86.859 metri quadrati. Sono ben 141 gli affluenti del Po, 487 le aree naturali protette, 687 siti Rete Natura 2000 che occupano una superficie pari al 20 per cento del distretto idrografico.
  • Massimiliano Costa, Direttore del Parco Regionale del Delta del Po, Regione Emilia-Romagna.
  • Nicola Dalmonte, Presidente del CER, Consorzio Canale Emiliano Romagnolo. Un’opera che provvede alla distribuzione della risorsa idrica per l’agricoltura, l’industria, uso civile e ambiente. Il CER fornisce acqua ai Consorzi di Bonifica Burana, di Pianura di Ferrara, Renana, Romagna Occidentale e della Romagna. Di questa risorsa potranno beneficiare sia Ravenna Servizi Industriali sia Romagna Acque. E ancora: centinaia di ettari di aree umide, tra cui, ad esempio, le oasi di Punte Alberete e Valle Mandriole a Ravenna.
  • Coordinerà: Oscar Manzelli, giornalista e volontario Slow Food Ra Aps.

 

Si ringrazia per la collaborazione Casa Matha Ravenna e BCC.

Info stampa: 3358280514