Carissime/i,
finalmente possiamo annunciarvi che quest’anno si rifarà la più grande degustazione d’Italia realizzata da una guida.
E dopo tanti anni di fantastici assaggi sotto il colonnato delle Terme Tettuccio di Montecatini, ormai entrato di diritto nell’immaginario di ogni appassionato di vino che si rispetti, cambieremo città!
E qui la terza novità che vi spiattelliamo così, a freddo…
Slow Wine 2022, infatti, si trasferisce a Milano, nella città più dinamica del nostro paese sia dal punto di vista enogastronomico sia del business legato al vino e al cibo.
L’8 ottobre si terrà la presentazione con il consueto convegno dedicato alle cantine premiate, ai giornalisti e ai collaboratori della nostra guida.
Mentre, e veniamo quindi alle cose succose che interessano di più voi, la degustazione si sdoppierà! Visto che le regole Covid impongono un deciso distanziamento, oltre alla dotazione del Green Pass, abbiamo deciso di occupare ben due giornate con gli assaggi che si terranno al Megawatt Court (e già il nome è garanzia di dimensioni della sala imponenti e soffitti altissimi che assicurano condizioni molto comode).
L’appuntamento è per il 9 e il 10 ottobre – la location ve l’abbiamo già detta – dalle 12 alle 19 (e qui accontentiamo tutti coloro che negli anni hanno detto che le ore di degustazione fossero troppo poche!).
La formula sarà quella di sempre: una mega enoteca suddivisa per regioni gestita dai sommelier della Fisar, che accoglierà quasi 900 differenti etichette (presenti in entrambe le giornate), e poi 300 banchetti con i produttori in presenza, 150 ciascun giorno. Non vi preoccupate, il giorno in cui un produttore non ci sarà di persona, il suo vino sarà comunque ad aspettarvi in enoteca!
Per un totale monstre di oltre 1.400 vini diversi, provenienti da ogni angolo d’Italia (e Slovenia, non dimentichiamo i nostri cugini!).
Insomma, nonostante il Covid ci siamo attrezzati con una formula che cerca di bilanciare al massimo la sicurezza per chi verrà ad assaggiare, la sicurezza dei produttori e la voglia però di tornare a vivere e assaggiare il vino insieme, con tutte le disposizioni imposte dalla legge.
CHI FOSSE INTERESSATO SI PRENOTI SUBITO, sono rimasti pochi posti a disposizione Costo biglietto €. 45,00 Per i soci Slow Food €. 36,00. In omaggio la Guida Slow Wine 2022
Ho prenotato (Mauro Zanarini) un biglietto per sabato 9 ottobre. Prenderò in mattinata da Bologna il Frecciarossa per Milano (1 ora), prenoterò un posto vicino dove dormire poi la cena sul Naviglio (Pont de Fer). La domenica mattina un giro per Milano e nel pomeriggio Frecciarossa per Bologna. Se qualcuno volesse farmi compagnia si affretti a prenotare il biglietto per sabato (sembrano ancora disponibili n. 50) e poi mi contatti.
Come abbiamo fatto intendere in precedenza, purtroppo non possiamo vendere tanti biglietti quanti nelle passate edizioni (da qui anche la scelta di sdoppiare le date), in più siamo anche a Milano, una città che risponde tanto a queste iniziative, quindi fossi in voi, non attenderei troppo ad acquistare i vostri ticket, che siamo certi andranno letteralmente a ruba.
C’è, per chi proprio non ne può fare a meno e vuole incontrare tutti e 300 i vignaioli con il banchetto, abbiamo un abbonamento valido per tutte e 2 le giornate.
Only the brave!
Maria Angela Ceccarelli
Mauro Zanarini
Pronti via! Ieri la guida Slow Wine è andata in stampa e così oggi, finalmente possiamo svelarvi la nuova copertina e l’introduzione dell’edizione 2022.
Domani, in tema di grosse novità sarà, invece, la volta di svelare il nostro programma di presentazione e degustazione: date, location, città, modalità, prezzi, ecc…
Introduzione Slow Wine 2022
Ed eccoci di nuovo qui, a distanza di un anno – e che anno! – a celebrare il vino e la vita. Noi lo facciamo a modo nostro, presentandovi la dodicesima edizione di Slow Wine, nata in un contesto eccezionale, come tutto quanto è stato realizzato in questo 2021 pazzesco, che segue un 2020 tremendo e che aveva stravolto le nostre esistenze e, più in piccolo, anche la nostra guida. Avevamo per forza di cose abbandonato le visite in cantina, e con loro, a nostro malincuore, anche l’attribuzione della chiocciola. Il tutto era stato sostituito dai colloqui via Zoom: oltre 940 di questi erano stati pubblicati su YouTube e sulle pagine del volume grazie all’inserimento di QR Code. Non è stato proprio come rimpiazzare il caffè con la cicoria, come fecero i nostri nonni durante i tempi grami dell’autarchia imposti dalla Seconda guerra mondiale, ma poco ci è mancato. Ma chiamatela resilienza – termine che francamente ha un po’ stancato tutti a forza di leggerlo –, chiamatela voglia di andare avanti, fatto sta che quei video da un lato ci hanno aiutato a non tagliare il cordone ombelicale che ci univa ai produttori e alle produttrici, e dall’altro ci hanno offerto nuovi stimoli e nuove idee, i cui frutti saranno a vostra disposizione in questa edizione.
A Milano Mario Calabresi, durante la presentazione di Slow Wine 2021, disse che grazie a quei colloqui filmati eravamo riusciti a portare i nostri lettori in cantina, a osservare i luoghi che poi erano descritti e a visitare aziende lontane e complicate da raggiungere. Quella di Calabresi è stata una magnifica intuizione, che ci ha dato il là per alzare l’asticella e provare a realizzare per davvero quello che lui aveva evidenziato. Quest’anno, grazie alla situazione mutata e a un regime di restrizioni meno pressante, siamo riusciti a tornare a fare le visite in cantina – un magnifico modo per festeggiare una ritrovata normalità –, e abbiamo realizzato alcune centinaia di brevi filmati direttamente in azienda, che siamo certi vi potranno trasportare, inquadrando nuovamente i nostri QR Code, lì dove siamo stati noi, offrendo un’esperienza che nessuna altra guida offre.
Ma a proposito di novità e di momenti eccezionali, c’è dell’altro. Questo biennio ci ha consentito anche di pianificare e preparare quello che sarà il progetto più grande e ambizioso messo in campo da Slow Food nel mondo del vino, ovvero la Slow Wine Coalition, la nuova rete tematica internazionale che grazie al Manifesto per il vino buono, pulito e giusto unirà sotto lo stesso cappello appassionati, professionisti del settore e produttori. Abbiamo dedicato la nostra vita, attraverso la critica, a educare le persone a scegliere un certo tipo di vino, che rispetti l’ambiente, il paesaggio e chi lo produce, ma ora è impellente cambiare radicalmente la viticoltura e l’enologia. Il vino, infatti, è il prodotto agricolo che ha avuto più successo, il solo per cui si scrivano libri e si realizzino documentari, film e romanzi, un apripista eccezionale, certamente unico, e grazie al suo esempio virtuoso possiamo contribuire a trasformare il paradigma produttivista che tanti danni ha causato al nostro pianeta. Per questo motivo nasce la Slow Wine Coalition, e per battezzarla il 26 febbraio 2022 si terrà a Bologna la nuova Terra Madre del vino, la Slow Wine Fair.
Rileggendo le undici passate introduzioni alla guida il viaggio è una tematica ricorrente. Ora grazie alla Slow Wine Coalition ci siamo imbarcati in un’avventura che ha bisogno di issare una bandiera corsara, perché solo l’energia anarchica, distruttrice, ma allo stesso tempo vitale dei pirati ci aiuterà a ripensare un mondo che ha un tremendo bisogno di rivedere e ridisegnare i propri parametri attraverso nuove rotte, e siamo certi che tanti di voi saliranno con entusiasmo sul nostro vascello.
Giancarlo Gariglio e Fabio Giavedoni
Per maggiori info su:
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